Un viaggio, un percorso di crescita
G. ha sei anni, ha un ritardo psicomotorio, e frequenta lo Spazio Gioco di l’abilità da due anni.
E’ un intervento importante per lui perché è al di fuori dei tempi medici e delle terapie impara e si relaziona con altri bambini attraverso delle attività di gioco.
Frequenta l’abilità per un’ora alla settimana, il martedì, il nostro pulmino va a prenderlo a casa, lo accompagna allo Spazio Gioco e lo riaccompagna a casa.
Abbiamo fatto un viaggio insieme a lui.
Alle 16 l’abilibus è davanti a casa di G. Quando arriviamo è in braccio alla sua mamma. Ci aspettano sul marciapiede di fronte a casa. Andrea, il nostro autista, parcheggia ed apre il portellone. G. passa dalle braccia della mamma a quelle di Andrea. Si salutano con un grande sorriso e lo sistema sul sediolino. Allacciamo la cintura. Pietro, il nostro volontario che fa da accompagnatore per questo viaggio, prende posto accanto a lui. Si parte.
Tra gli optional del pulmino c’è una scorta di giochi e pupazzi che Andrea tiene a portata di mano perché ogni bambino ritrovi il suo preferito.
È contento e rilassato G. durante tutto il viaggio. Ma non è stato sempre così. Le prime volte che è salito a bordo da solo era inquieto, a volte piangeva.
Così per un certo periodo la nonna l’ha accompagnato a bordo. Era necessaria una figura importante che lo rasserenasse. E così è stato.
Con i suoi tempi G. ha acquistato fiducia e tranquillità, tanto che col passare dei mesi è tornato a viaggiare di nuovo da solo.
Oggi, mentre siamo insieme sul pulmino, G. guarda fuori dal finestrino e ci racconta della sua squadra del cuore, dell’ultimo film animato che ha guardato. Ma è quando il pulmino passa accanto a un parcheggio di motociclette che G. sgrana gli occhi e ci racconta contento della moto di suo padre, di come è grande e quanto gli piace stare dietro a suo papà mentre guida.
Il viaggio è veloce, arriviamo davanti alla sede dello Spazio Gioco, Andrea scende e riprende in braccio G. per accompagnarlo dalle educatrici che lo stanno aspettando.
G. ancora accoglie la sua educatrice Chiara con uno dei suoi sorrisi ed entrano insieme nello Spazio Gioco per un’ora di attività.
“Per noi genitori il servizio del pulmino è una boccata d’ossigeno – ci racconta Maurizio, il padre di G.-. Se non ci fosse dovremmo essere noi ad accompagnarlo. Non saremmo riusciti a sostenere questo impegno tutte le settimane. Ovviamente a risentirne sarebbe stato G. che tutte le volte che torna dallo Spazio Gioco è allegro e vivace per tutto il resto del pomeriggio”.
E la stessa utilità è per le famiglie degli altri 16 bambini che usufruiscono di l’abilibus.
L’anno scorso il pulmino ha percorso 12.700 km, 2.000 accompagnamenti per più di 1.815 ore di viaggio. Tutto questo ovviamente è un costo per l’associazione, che negli ultimi anni viene sostenuto attraverso i fondi ottenuti mediante il 5×1000 e la campagna Faremo molta strada.
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