Un laboratorio di gioco inclusivo di L’abilità alla Libreria dei Ragazzi di Milano
Sono le 17.00. Puntuali e crepitanti i bambini si radunano nel cerchio che li accoglie e li introduce all’esperienza che sta per compiersi.
Viene mostrata un’agenda che indica, attraverso delle immagini, la sequenza delle attività che verranno svolte così tutti si tranquillizzano perché sanno cosa succederà. Una bambina di circa 4 anni è smarrita perché ha appena salutato il papà, guarda l’agenda e sorride rassicurata perché ha capito che alla fine delle attività il papà tornerà per andare a casa. Una bambina di circa 8 anni con autismo guarda le immagini dell’agenda, capisce cosa deve fare, si siede e aspetta di iniziare a giocare insieme agli altri.
I bambini ascoltano la storia di Pezzettino dello scrittore e illustratore Leo Lionni che racconta la storia di un piccolo quadrato arancione alla ricerca della propria unicità. Una storia breve, scritta con un linguaggio semplice e rappresentata da immagini chiare e non confusive. Una storia accessibile alle possibilità di comprensione di tutti i partecipanti.
Dopo il racconto i bambini si dividono in due squadre e vengono proposti degli indovinelli tradotti con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa in modo che ogni bambino possa comprendere le domande e dare una risposta. Il supporto visivo facilita M., un bambino di origini egiziane che sta imparando l’italiano così come facilita la sorella di M., una bambina con un disturbo pervasivo dello sviluppo che ha difficoltà comunicative sia ricettive che espressive.
E alla fine si ritorna in cerchio per congedarsi e salutare Pezzettino.
Un cerchio di bambini ognuno con le proprie peculiarità, ognuno unico e irripetibile che costruisce la propria unicità nell’interazione con gli altri, ognuno diverso.
Solo a partire dal riconoscimento e dal rispetto della diversità come dimensione che identifica ogni individuo e come coesistenza della molteplicità in tutte le sue svariate forme l’inclusione si può realizzare. Si può realizzare una società più equa, solidale, rispettosa e accessibile come ci hanno insegnato i bambini questo pomeriggio.