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Inclusione vuol dire sapersi relazionare con gli altri.

E da dove può partire la relazione se non dal capire una delle differenze primarie che ci rende diversi gli uni dagli altri?
Stiamo parlando della differenza di genere. Capire la differenza tra maschi e femmine, sapere in cosa siamo diversi e unici, sapere come approcciarsi gli uni o agli altri è fondamentale ed è alla base di qualsiasi educazione.

E questo vale per tutti, anche per i bambini con disabilità.
Spiegare la sessualità a un bambino con disabilità non è né inutile, né superfluo: anzi è fondamentale per affrontare temi più ampi quando sarà più grande o adolescente. Quando cioè sarà ancora più importante riconoscere interessi, emozioni, caratteristiche che distinguono i maschi dalle femmine e quindi come costruire un rapporto con l’altra persona.

Il laboratorio di educazione affettiva e sessuale è una delle tante attività che proponiamo ai bambini di L’officina delle abilità, il nostro centro diurno dedicato ai bambini con disabilità.

Si parte sempre da un gioco, utilizzando disegni e video, dove i bambini imparano a riconoscere le differenze tra maschi e femmine e a comprendere le emozioni che proviamo nell’amicizia, a capire perché i maschi preferiscono quel giocattolo e le femmine altri, a costruire relazioni con gli altri in modo consapevole e non per istinto.

Questo perché è importante che i bambini capiscano e imparino che ci si comporta in maniera diversa a seconda di chi incontrano, in classe, per strada al parco e mentre possiamo abbracciare un amico non si può fare con uno sconosciuto sul tram. E allo stesso modo si insegna che il bacio non è un saluto che possiamo usare con tutti.
Dobbiamo educare i bambini rispettando il loro diritto di crescita e di autonomia, ma soprattutto non dimenticare di considerare i bambini come persone con sessualità, nel rispetto delle loro fragilità. Solo così possiamo rispettare i loro diritti e aprire gli occhi.