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Qualche giorno fa i bambini del CDD, Centro diurno per persone con disabilità, L’officina delle abilità, hanno visitato Villa Panza. Non si tratta di un’uscita straordinaria… nella quotidianità i bambini con disabilità che frequentano il CDD hanno occasione di costruire abilità anche grazie ad uscite sul territorio.

Esplorare il quartiere e la città è un’attività che permette al bambino di raggiungere diversi obiettivi. Grazie alle uscite i bambini possono sperimentare la relazione con l’adulto, chiunque esso sia, in contesti diversi (dal fruttivendolo al cassiere del supermercato, dal controllore al passeggero del mezzo pubblico).

Non meno importante: grazie alle uscite i bambini sviluppano, in relazione alle proprie capacità, una serie di autonomie, imparando regole sociali di base o sperimentando piccole pratiche quotidiane (attraversare un passaggio pedonale o chiedere informazioni in modo corretto e comprensibile).

Le uscite vengono naturalmente preparate. Fra qualche giorno ad esempio un gruppo di bambini visiterà la mostra su Manet a Palazzo Reale. Prima della visita sono state fatte una serie di attività preparatorie al CDD (con schede, supporti visivi, role play). All’uscita vera e propria segue poi una serie di attività successive. Nella foto qui sopra ad esempio è ripresa un’attività preparatoria ad un’uscita presso un negozio.

Queste uscite non sono importanti unicamente per i bambini ma agiscono anche sul contesto sociale, dal punto di vista culturale.
Villa Panza è un ambiente pronto ad accogliere bambini con disabilità: grazie al progetto BENI FAI PER TUTTI, ideato e realizzato da l’abilità con la Fondazione De Agostini, nato grazie alla collaborazione con il FAI e con il prezioso sostegno di JTI, sono stati creati degli specifici strumenti per rendere accessibile la visita a persone con disabilità cognitiva (storie sociali, spiegazioni facilitate, operatori formati ad hoc).

La città e soprattutto le persone che la animano non sempre sono pronti ad accogliere un gruppo di bambini con disabilità.  Ci racconta Elisa Ferrari, coordinatrice del CDD: “Talvolta incontriamo persone fin troppo gentili, che assecondano troppo i bambini, vanificando la nostra azione educativa. Un barista che anticipa la richiesta del bambino, ad esempio o il passeggero del tram che cede il proprio posto. Capita anche, in altre occasioni, che le persone costruiscano muri: talvolta si passa dal pietismo ad atteggiamenti scostanti e assai poco incoraggianti”.

Anche per questo è importante esplorare il territorio, essere visibili, interagire: i bambini conoscono il mondo, ma anche il mondo “impara”.