Nato da una partnership l’abilità, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano come capofila e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Istituto di BioRobotica) il progetto RODDI la fa da padrone nel 2016. Anche perché, su un totale di oltre 2000 progetti, Roddi ha ottenuto il primo posto vincendo un bando emanato dal Ministero della Salute per i Progetti di Ricerca. Roddi è una piattaforma robotica innovativa per favorire la relazione nei bambini con disturbi dello spettro autistico e disturbi cognitivi, in età 5-11 anni, grazie al gioco. Proprio all’interno dello Spazio Gioco Roddi è stato sperimentato, per testarne l’efficacia e verificarne i possibili ambiti di applicazione. Un’esperienza che testimonia il progressivo interesse di l’abilità per le tecnologie.Il primo numero è dedicato a la casa di l’abilità: la comunità residenziale per i bambini con disabilità in una situazione di grave disagio familiare.
Tra i tanti avvenimenti dell’anno ci piace ricordare qui Record For All. Haki Doku, atleta paraolimpico, e il piccolo Guido Severgnini sono stati i protagonisti assoluti di questa iniziativa, all’insegna dello sport e dell’inclusione: una giornata che ha visto realizzarsi una grande impresa sportiva con il raggiungimento di un record del mondo.
Haki ha infatti girato con una carrozzina di uso quotidiano su una pista di altetica, per 12 ore, accompagnato per un tratto dal piccolo Guido Severgnini, un bimbo di sei anni che utilizza un deambulatore… la sua Ferrari, come la chiama, per camminare.
Il 2014 è l’anno di Scienzabile – inclusione e gioco tra scienza e disabilità, realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e finalizzato alla realizzazione di percorsi accessibili ai bambini con disabilità in visita con le proprie classi o con la famiglia.
Scienzabile realizza una piena inclusione sociale diventando modello d’eccellenza esportabile in altri contesti museali nazionali o internazionali con risultati attesi di grande impatto culturale. Nella pagina web dedicata sono disponibili e scaricabili i materiali che, una volta stampati, possono essere utilizzati a casa o in classe per preparare la visita con il bambino: schede con foto, disegni, immagini raccontano come è fatto il Museo, che cosa contiene e i laboratori proposti.
Visibilità sulla stampa per due aspetti che stanno estremamente a cuore a l’abilità: le attività per le famiglie e i volontari. Quest’ultimo tema viene trattato con un’intervista ad una volontaria, Chiara Frigerio, che racconta i perché della sua scelta e le attività svolte per l’associazione. Per quanto riguarda le attività per le famiglie invece, focus sull’avvio del gruppo fratelli: uno spazio dove fratelli e sorelle di bambini con disabilità hanno la possibilità di confrontarsi, di condividere le proprie esperienze, di socializzare.
Nonostante le difficoltà, dovute ad esempio a tagli di finanziamento per i servizi, l’abilità prosegue le proprie attività per garantire benessere ai bambini con disabilità e alle loro famiglie.
Nelle parole di Laura Borghetto, Presidente di l’abilità, le ragioni del progetto alla base della nascita de La casa di l’abilità.
Si inaugura la prima comunità per bambini con disabilità grave in situazione di disagio familiare della città che può ospitare fino a 10 bambini, accredita con il Comune di Milano e riconosciuta come sperimentazione dalla Regione Lombardia dal 2013. Prende vita La Casa di l’abilità.
In un ampio approfondimento pubblicato da Vanity Fair, l’essere genitori di un bambino con disabilità: lo smarrimento inziale, le fatiche e il percorso per tracciare il futuro dei propri bambini.
Si avvia la sperimentazione del primo Centro Diurno che accoglie 20 bambini con disabilità dai 6 agli 11 anni per favorire il diritto all’educazione del bambino in stretta collaborazione con la scuola e la Neuropsichiatria Infantile. Nasce così L’officina delle abilità, servizio che sarà poi accreditato dalla Regione Lombardia nel 2010. Al via anche il progetto Parco dei diritti dei bambini, promosso dalla Fondazione Riccardo Catella e dalla Regione Lombardia, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Milano.
Numerose le iniziative per il 2007: dal finanziamento erogato Missione Sogni onlus in partnership con Unicredit, per le attività dello Spazio Gioco, alla nascita di un parco giochi inclusivo negli spazi di Porta Nuova grazie all’impegno della Fondazione Catella , alla performance, presso il Teatro Verdi, D.Verso, uno sguardo sulla disabilità.
Sulla stampa trovano spazio le attività di l’abilità: ancora visibilità per il servizio Spazio Gioco, che rappresenta una novità importante nel panorama milanese e alla pubblicazione Leggiingioco.
Gioco come divertimento. Le attività di l’abilità si rafforzano e lo Spazio Gioco prende forma. L’intento è garantire momenti di gioco e piacere per i bambini con disabilità, integrando le attività nel percorso terapeutico. L’approccio, che inizialmente aveva trovato qualche resistenza, si dimostra efficace e raccoglie i consensi di operatori sociali e sanitari e, di conseguenza, di sempre più famiglie. Il 2003 è anche l’anno di Leggiingioco (LINK) pubblicazione che raccoglie la normativa legata alla disabilità, in maniera semplice e diretta, per tutti.
Primi passi per l’Associazione, fondata nel 1998 da un gruppo di genitori e operatori.
Si pongono le basi per le attività che diventeranno la cifra distintiva di l’abilità e ne caratterizzeranno lo sviluppo futuro. Nasce Famiglie in gioco: uno spazio per offrire sostegno alla relazione madre-bambino e per promuovere il benessere del bambino con disabilità grazie al gioco. Prima sede dell’Associazione, lo spazio in via Angelo Della Pergola diventa un punto di riferimento per le famiglie, sede di incontri di ascolto e formazione e delle prime sperimentazioni di quello che diventerà, nel corso del tempo, lo Spazio Gioco.