L’abilità e Best Western portano l’ospitalità accessibile alla Civil Week

Una società pienamente inclusiva passa soprattutto dalle opportunità, dall’offrire un ventaglio di esperienze capaci di adattarsi ai bisogni di tutti e di ciascuno. In quest’ottica, le partnership tra enti del terzo settore e aziende risultano fondamentali: ne è testimonianza l’iniziativa Inclusive Hotel, nata dalla lunga collaborazione tra L’abilità e la catena alberghiera Best Western, nata per offrire agli ospiti con disabilità intellettiva un’esperienza inclusiva negli alberghi della catena.

Ne hanno parlato oggi Carlo Riva, direttore di L’abilità onlus, e Sara Digiesi, CEO del Best Western Group, durante l’evento Profit4nonprofit, promosso da Manageritalia Lombardia nell’ambito dell’iniziativa Civil Week – Vivere.

Un’occasione importante per delineare il futuro delle partnership tra profit e non profit partendo dalle esperienze condivise: tra queste, l’iniziativa Inclusive Hotel, grazie alla quale famiglie e caregiver di persone con disturbo dello spettro autistico possono facilmente identificare e prenotare alberghi Best Western in Italia pronti e formati per accoglierli.

Il progetto prende le mosse dal vissuto delle famiglie di cui L’abilità si prende cura da oltre 25 anni, dal loro racconto e dalle loro esperienze: la disabilità è infatti una condizione che incide non solo sui tempi della vita ma anche sugli spazi, rendendo spesso impossibili – o facendo percepire come tali – attività che prima erano sentite come normali, come viaggiare appoggiandosi a una struttura alberghiera. E le difficoltà non si limitano agli aspetti pratici, ma coinvolgono in modo importante la sfera emotiva: sempre più famiglie riportano la fatica di sostenere lo sguardo degli altri – talvolta giudicante, di sofferenza, di pietismo – e il desiderio di ritrarsi davanti ad esso.

“Coinvolgere una catena alberghiera importante come Best Western – racconta Carlo Riva – è stato quindi fondamentale per trovare risposta ai bisogni specifici di questi care giver e delle persone con disturbo dello spettro autistico e renderli indipendenti, liberi di vivere un’esperienza di benessere capace di migliorare la qualità della vita, come l’esperienza turistica”.

Fondamentale è stato il lavoro di formazione degli albergatori, il loro coinvolgimento nel trovare soluzioni in grado di rendere l’accoglienza e il soggiorno delle persone con disturbo dello spettro autistico adeguata ai loro bisogni e necessità e nella redazione di una guida ad hoc, strumento prezioso di orientamento al soggiorno. Un processo condiviso che ha reso gli imprenditori della catena Best Western i primi, importanti portavoci e responsabili di una società pienamente inclusiva.

Tutte le informazioni sull’iniziativa e le strutture aderenti sono disponibili sulla pagina Inclusive Hotel.

Se hai un profilo LinkedIn, puoi rivedere l’intervento sulla pagina di Manageritalia Lombardia, dal minuto 1:17:00.

 

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