Il fare che cura e fa vivere nuove emozioni
Era lo scorso marzo quando L’abilità ha cominciato a pensare all’organizzazione di un centro estivo per i bambini con disabilità, immediatamente dopo la chiusura dei servizi a causa del lockdown per la pandemia.
Sapevamo che, dopo il periodo di chiusura, per i bambini sarebbe stato necessario recuperare una piccola parte di socialità e poter vivere esperienze di benessere. Per non parlare poi dell’utilità di questo tipo di servizio per i genitori: un sollievo, una boccata di ossigeno dopo un periodo così intenso e faticoso.
Centri estivi e bambini con disabilità, un tema che ha fatto discutere in questa strana estate in cui siamo tutti combattuti tra la paura del contagio e la voglia di normalità. Normalità però che non comprende tutti, perché succede che a Milano, e non solo, alcuni bambini con disabilità siano rimasti esclusi dall’offerta dei centri nel ventaglio delle proposte cittadine perché troppo oneroso e complesso mantenere il rapporto 1:1 tra bambino ed educatore e organizzare le attività adeguate.
Occuparsi di un bambino con disabilità durante un centro estivo vuol dire competenza e professionalità, vuol dire curare ogni singolo dettaglio, organizzare attività con attenzione nel rispetto di ogni bambino e dei suoi tempi, tutto questo osservando le necessarie regole sanitarie anti Covid.
Lo sanno bene i nostri educatori che ogni mattina fino al 31 di luglio accoglieranno i bambini per accompagnarli in una giornata di svago, in cui il loro fare sarà cura, cura come rimedio, terapia, per consentire loro la migliore qualità di vita possibile.
È faticoso, certo, occorrono competenze e anche fondi, sostegni, quei sostegni che non sono arrivati nemmeno sotto forma di agevolazioni agli enti che, prima a parole e poi coi fatti, si sono impegnati per colmare, ancora una volta, un vuoto del sistema.
Così, è accaduto anche questa volta che L’abilità si sia organizzata da sola, ricorrendo alla raccolta fondi e al contributo delle famiglie per dare un’opportunità di benessere e di sollievo necessaria e doverosa di una società.
È nato così Il centro estivo “I piccoli esploratori del bosco”: tre settimane in cui i bambini potranno riscoprire insieme ai loro educatori il piacere di stare insieme, mangiare all’aperto, passeggiare e imparare nuove attività. Potendo vivere, senza stress, una quotidianità diversa ed emozioni nuove.
E con le stesse finalità è nato Isola Blu organizzato dal nostro Centro Agenda Blu: in questo caso non un centro estivo, ma due settimane di attività psicoeducative intensive per i bambini con disturbo dello spettro autistico che saranno seguiti dall’équipe del centro in modo da recuperare l’importante lavoro venuto a mancare durante il lockdown.