2 marzo – People: perché L’abilità ci sarà

In 20 anni di attività la nostra associazione, fedele allo statuto che dichiara che siamo apolitici, apartitici e non confessionali, non ha mai aderito ad una manifestazione ritenendo il diritto di partecipazione politica una scelta del singolo.

Questa volta no. Aderire a una grande manifestazione pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone non è un’adesione ad una proposta politica, è pre-politica, è fondativa non solo della nostra associazione che mette al centro i bambini con disabilità e le loro famiglie, ma di una società dove vogliamo impegnarci ogni giorno secondo un patto sociale che si costruisce solo nel rispetto dei diritti umani.

La storia del movimento delle persone con disabilità, come la storia di qualunque movimento per i diritti civili, è la lotta per porre al centro la persona sempre, qualunque sia la sua condizione – soprattutto se in minoranza e vulnerabile per questo – e si identifica nelle parole d’ordine di questa iniziativa che chiama  nemici la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà.

Le persone con disabilità hanno vissuto nel passato la segregazione e oggi come ieri scivolano nella povertà, nella emarginazione, nell’individualismo delle politiche e chiedono fortemente politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela dei minori.

Vogliamo quindi mobilitarci insieme per un’Italia e un’Europa più giuste e aperte e per dire che nessuna delle scelte presente o futura in materia di immigrazione, di politiche di inclusione, di lotta alle diseguaglianze e alla povertà possono prescindere dal valore della persona.

Ci fanno orrore le barriere, i capri espiatori, e quando un bambino con disabilità entra nella nostra associazione, qualsiasi sia la sua condizione o provenienza, per noi è prima di tutto un bambino che ha diritto di essere fragile, vulnerabile e incluso nella scuola e in ogni altro luogo importante per la sua crescita senza alcuna discriminazione.

Non siamo utopisti o idealisti, rifiutiamo il cinismo di questi tempi che in altri momenti è stato riservato alle persone con disabilità, e diffidiamo di chi per trovare le risorse per risolvere i problemi delle persone aizza i poveri contro i poveri.

È un meccanismo antico e diabolico a cui ci ribelliamo fortemente.

Per questo chiamiamo i genitori, i bambini, i volontari, gli operatori a unirsi a noi il 2 marzo convinti che le battaglie anche di L’abilità cominciano da qui: #primalepersone

Laura Borghetto, presidente L’abilità

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