Inclusione scolastica, forse buone notizie…
Quest’anno scolastico è stato caratterizzato in Lombardia, per gli studenti con disabilità, da forti incertezze: a rischio la possibilità di frequentare le lezioni a causa della carenza di fondi e del continuo scaricabarile tra le istituzioni e gli enti locali. Proprio in questi giorni sembrano arrivare notizie positive.
Con la Legge di Stabilità 2017/19 Regione Lombardia ha stabilito che dal prossimo anno scolastico, 2017/2018, sarà proprio la Regione ad intervenire in materia di inclusione scolastica di studenti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, precedentemente delegate a Province e Città Metropolitana che, in via transitoria, continueranno ad occuparsene fino a giugno 2017. Restava da capire, quale ente avrebbe coperto i costi del servizio negli ultimi mesi dell’anno scolastico in corso.
Pare essere stato raggiunto il 10 gennaio, un accordo in tal senso tra Regione Lombardia e Città Metropolitana, durante un incontro tra l’Assessore regionale al Bilancio Garavaglia e il Consigliere metropolitano delegato alla partita, D’Alfonso: Regione Lombardia stanzierà a breve 3 milioni di euro circa. Una buona notizia quindi, ma non del tutto…
Gli studenti interessati da questo tipo di interventi sono circa 2400, il 25% dei quali sono disabili sensoriali. Per riuscire a garantire le loro necessità servirebbero, fino a giugno 2017, circa 6,5 milioni di euro. Senza contare le risorse necessarie per rimborsare i costi relativi al periodo gennaio/giugno 2016: 6,3 milioni di euro, dovuti agli Uffici di Piano e ai Comuni, ai centri di Formazione Professionale e agli Istituti scolastici.
Il problema pare quindi essere risolto, ma solo in parte: le risorse stanziate non sono infatti sufficienti a coprire tutte le necessità. Senza contare che, a monte, il passaggio della delega alla Regione determina qualche perplessità circa le modalità di gestione dei servizi. Sarà necessario stabilire criteri omogenei che possano essere applicabili su tutto il territorio regionale, caratterizzato evidentemente da necessità molto diverse.