Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, 13° rapporto di aggiornamento

Il 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC (Convenzione dei Diritti del Fanciullo) in Italia, a cura del Gruppo CRC e presentato in occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia, fornisce come sempre una panoramica completa di tutti i diritti riconosciuti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC).

Dall’analisi emerge tutta la complessità della realtà odierna, ed emerge anche chiaramente la difficoltà che hanno sia i ragazzi che le famiglie a gestire tale complessità. Per comprendere a pieno tale complessità e fornire risposte adeguate è necessario uscire dalla logica degli interventi per singoli “settori” per avviare invece un processo di ricomposizione in grado di promuovere il benessere complessivo delle persone di minore età che vivono nel nostro Paese.

La fotografia che ci troviamo a osservare è quella che ritrae una realtà in cui le ragazze ed i ragazzi che vivono nel nostro Paese manifestano un malessere diffuso, che si esprime in diversi modi, ma riguarda tutte le sfere dell’esistenza e coinvolge le diverse fasce d’età. Pesa la percezione di un futuro incerto: crisi economiche ricorrenti, crescenti disuguaglianze, pandemia, guerre anche ai confini dell’Europa.

D’altro canto, resta viva in molti bambini e ragazzi, sia la consapevolezza delle sfide e degli ostacoli che il mondo sta attraversando, sia la forte volontà di impegnarsi personalmente e collettivamente per affrontarle. Su questo aspetto si può e si deve far leva per rendere bambini e ragazzi più protagonisti del loro presente e del loro futuro.

È dunque essenziale e doveroso che gli adulti si assumano le proprie responsabilità e riconoscano le lacune del sistema attuale in modo da avviare un ripensamento delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza che coinvolga l’intera comunità educante e che sia sostenibile nel lungo periodo.

Solo ascoltando le ragazze e i ragazzi e promuovendo il loro protagonismo, tenendo conto dei loro bisogni e della loro opinione, potremo vedere la piena attuazione dei loro diritti.

Il Gruppo CRC, facendo leva anche sul prossimo appuntamento con il Comitato ONU, vuole portare l’attenzione delle istituzioni sulle problematicità di questo sistema, valorizzando i punti di forza emersi delle molteplici esperienze condotte a livello territoriale, per avviare un cambiamento sistematico che veda tutti gli attori protagonisti farsi carico delle esigenze di una generazione sospesa tra sogni e incertezze.

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