“Il diritto al gioco e allo sport dei ragazzi con disabilità”

Presentato oggi a Roma, dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, il rapporto “Il diritto al gioco e allo sport dei ragazzi con disabilità”.
Il documento è il risultato di un lavoro, avviato lo scorso maggio dalla Consulta delle associazioni e organizzazioni presieduta dall’Autorità garante, con il supporto tecnico dell’Istituto degli Innocenti, al quale anche L’abilità ha avuto modo di partecipare.

I dati emersi fotografano una situazione non particolarmente rosea: in Italia sono solo 234 i parchi gioco inclusivi, concentrati prevalentemente al centro nord e spesso non accessibili ai ragazzi con disabilità intellettiva o con disturbi dello spettro autistico. Manca una legge che renda effettivo il diritto al gioco e allo sport per tutte le persone di minore età, quelle con disabilità comprese. Così come, spesso, mancano le risorse economiche necessarie a supportare progetti e servizi che diano la possibilità di giocare a tutti i bambini. Altra lacuna gravissima, rispetto al tema della disabilità è la carenza di dati: nelle sue raccomandazioni, l’Autorità garante ha chiesto sistemi di monitoraggio a più livelli territoriali e la mappatura dei luoghi di spazi e servizi per il gioco e lo sport.

Ci sono comunque esperienze positive, buone pratiche da mettere in rete. “Un esempio da prendere come modello anche per altre discipline sportive è il baskin, che consente di far praticare lo sport insieme a ragazzi a sviluppo tipico e a ragazzi con disabilità” propone Filomena Albano.

Ancora molto quindi, il lavoro da fare: L’abilità continuerà il proprio impegno, come fatto finora, per garanire ai bambini con disabilità il diritto al gioco.

Qui l’articolo sul sito dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

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