La Giornata internazionale delle persone con disabilità che si tiene il 3 dicembre è, per noi, una giornata dedicata alla consapevolezza, alla riscoperta del significato che si nasconde dietro le parole (il più delle volte vuote) che le persone con disabilità e le loro famiglie affrontano ogni giorno.
Parliamo di diritti negati: promesse disattese, tagli ai fondi pubblici e percorsi educativi e di cura irrealizzabili che mettono a rischio la qualità di vita delle persone con disabilità.
#LeParoleVuote è la nostra nuova campagna, con la quale vogliamo accendere i riflettori su termini come progetto di vita, gioco e inclusione, spesso privati del loro significato.
Quando parliamo di progetto di vita, parliamo del diritto al futuro dei 200 bambini e bambine con disabilità che frequentano i centri di L’abilità. Senza strumenti e percorsi adeguati, questo diritto resta irraggiungibile, lasciando i caregiver senza un sostegno concreto.
Dietro al diritto al gioco, diritto fondamentale nella storia di L’abilità Onlus e protagonista del LudoLab – Centro Ludotecnica Inclusiva, si cela il diritto alla relazione tra bambini e genitori che, nell’esperienza ludica, trovano uno spazio unico per ri-conoscersi.
La parola inclusione, l’ultima delle parole vuote protagoniste della nostra campagna, si innesta sulle altre e le amplifica. Dal 2015, per L’abilità l’inclusione si realizza anche nei luoghi della cultura grazie all’esperienza di Museo per tutti, che ci ha permesso di aprire le porte di oltre 40 luoghi d’arte alle persone con disabilità intellettiva.
L’ultimo traguardo? Portare l’inclusione al Cenacolo Vinciano.
Oggi 3 dicembre, rinnoviamo il nostro impegno per garantire ai 200 bambini e bambine con disabilità che frequentano i nostri centri, e alle loro famiglie, un futuro con più opportunità.