L’abilità sbarca in Giappone!

Si chiama Polipo… è il gioco sviluppato da Victoria Tam e dal gruppo I3Lab del Politecnico di Milano che è stato coprogettato e sperimentato allo Spazio gioco di l’abilità onlus con l’obiettivo di sostenere le capacità fino motorie dei bambini con disabilià in un contesto di piacere e benessere.

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Di cosa si tratta? Polipo è un maniglione con quattro estremità: ad ogni estremità è agganciato un oggetto studiato per poter stimolare le competenze motorie fini della mano. Troviamo quindi una manopola, un pistone, un cursore e una pinza.

A ciascuno di questi oggetti sono associati un led colorato e una musica che all’occorrenza possono essere attivati per dare indicazioni al bambino (ad esempio una sequenza da ripetere) o un incentivo nel caso in cui abbia compiuto correttamente l’azione proposta. Il grado di difficoltà e le sequenze di gioco sono adattabili alle competenze specifiche di ciascun bambino. La progettazione del gioco ha seguito le linee guida suggerite dagli educatori di l’abilità che successivamente hanno sperimentato Polipo durante le attività dello Spazio Gioco.

Giocando con Polipo, insieme all’adulto, il bambino naturalmente si diverte ma al tempo stesso potenzia le proprie competenze. Elisa Rossoni, coordinatrice dello Spazio gioco, conferma che la sperimentazione ha avuto grande successo: “Il gioco ha suscitato l’interesse e la curiosità dei bambini motivandoli a sperimentare e migliorare le loro abilità, dalle capacità d’attenzione alla motricità fine. Questa esperienza ci conferma come i supporti tecnologici, adattabili alle specifiche caratteristiche e bisogni del bambino, possano contribuire a rendere i bambini con disabilità protagonisti attivi del gioco rimanedo nella relazione con l’adulto”.

Il gioco e risultati della sperimentazione sono stati recentemente presentati alla Conferenza TEI, che si è conclusa proprio oggi a Yokohama, in Giappone.

 

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