Il calcio inclusivo al via

L’obiettivo fondamentale dei servizi e dei progetti di L’abilità è far sì che i bambini con disabilità possano godere di una vita piena e inclusiva. E nella vita di qualsiasi bambino lo sport rappresenta un importante momento di crescita e divertimento, oltre a essere occasione per praticare valori educativi fondamentali e regole della vita sociale. Proprio per questo la pratica sportiva è sancita come un diritto nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza per tutti i bambini, anche per quelli con disabilità. Ma spesso tale diritto non viene garantito in generale per i bambini con disabilità e in particolare per quelli con una disabilità intellettiva.
Nasce da questa consapevolezza il progetto Il calcio per l’inclusione 2.0, attivato da L’abilità in collaborazione con Intercampus e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese (www.ottopermillevaldese.org).

Il progetto ha l’obiettivo di sperimentare le condizioni affinché bambini e bambine con disabilità intellettiva tra i 4 e gli 11 anni possano giocare a calcio e, in futuro, si possa arrivare alla pratica sportiva con gruppi misti.
Far praticare sport e in particolare scegliere il gioco del calcio, nell’immaginario collettivo lo sport nazionale, per un bambino con disabilità diventa così una sfida di inclusione e un’azione culturalmente dirompente. Ma costituisce una sfida anche dal punto di vista metodologico ed educativo.
È infatti necessario uno studio attento affinché l’allenamento e la pratica sportiva sia effettivamente accessibile e adatto alle abilità e alle competenze di ciascuno. In questo senso, di fondamentale importanza per la realizzazione del progetto, oltre alle competenze specifiche maturate dagli operatori di L’abilità, è la collaborazione con Inter Campus, che dal 1997 progetta e realizza interventi sociali e di cooperazione flessibili e a lungo termine, in 30 Paesi del mondo con il supporto di 200 operatori locali, utilizzando il gioco del calcio come strumento educativo.
A partire da settembre 2021, ha già preso avvio la fase iniziale del progetto con la definizione della programmazione frutto della coprogettazione tra L’abilità e Intercampus e la composizione del gruppo dei bambini e delle bambine con disabilità partecipanti.
Racconta Elisa Rossoni, coordinatrice dello Spazio Gioco e referente per L’abilità del progetto: “La fase di coprogettazione con gli allenatori di Intercampus è determinante: insieme, mettendo a sistema le rispettive competenze, capiamo come strutturare le attività affinché possano diventare effettivamente accessibili. Ma ciascuno di noi raccoglie spunti e idee che può utilizzare nel lavoro quotidiano con bambine e bambini”
Presto prenderanno il via le attività dirette con i bambini, fino al mese di giugno: in palestra, in piccolo gruppo, bambine e bambini potranno divertirsi insieme.

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