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Durante il 2020 L’Officina delle Abilità, il nostro centro diurno per bambini con disabilità dai 5 agli 11 anni, non si è mai fermato: a gennaio abbiamo subito un furto e siamo ripartiti immediatamente, a marzo c’è stata la chiusura per l’emergenza sanitaria e subito ci siamo organizzati per supportare i genitori e strutturare le attività a distanza.
A maggio il nostro centro diurno è stato il primo a riaprire e con grande gioia abbiamo riaccolto i bambini.
Ad agosto i lavori di risistemazione per essere preparati con la ripresa di settembre.
Avremmo voluto raccontarvi di persona quanto fatto e quanto ancora da fare. Non è stato purtroppo possibile, ma non ci perdiamo d’animo.

Iniziamo un viaggio nell’Officina a partire dal progetto di riqualificazione, con il racconto di Meytal Cohen, la designer che ha seguito i lavori.

Prima di tutto, quali sono stati gli spunti per il progetto?

Siamo partiti da una serie di parole chiave che dal nostro punto di vista caratterizzano le attività del centro e che sono diventati i pilastri sui quali abbiamo costruito il progetto: forza, educazione, speranza e cambiamento. L’Officina delle Abilità è uno spazio importante per i bambini che lo frequentano: uno spazio di cura, di educazione, di gioco… Con la riqualificazione volevo dare ancora più forza a questa vocazione: ho voluto creare un’isola che potesse accogliere i bambini, come quella raccontata nella storia di Peter Pan. Volevo concretizzare una fantasia in uno spazio di realtà dove i bambini si potessero sentire liberi. Uno spazio nel quale potessero sentirsi a proprio agio e indipendenti. Uno spazio che potessero sentire come proprio.
Uno spazio di libertà che possa al tempo stesso diventare uno spazio di apprendimento.
Per riuscire a realizzare questo obiettivo e per creare uno spazio dedicato a bambini con disabilità abbiamo ascoltato e imparato i loro bisogni, per capire cosa riescono e non riescono a fare, eliminando ogni possibile ostacolo in modo da renderli indipendenti. E proprio in un contesto come questo possono apprendere e sperimentare le abilità che li accompagneranno nel percorso di crescita.

Quali elementi progettuali caratterizzano lo spazio?

Abbiamo provato a realizzare un ambiente confortevole e sicuro partendo da elementi semplici: i colori, le luci e alcuni elementi visivi e grafici. Questi ultimi sono sì elementi grafici, ma all’occorrenza possono essere anche utilizzati come stimoli e spunti per l’apprendimento.

Abbiamo inoltre lavorato per poter ridurre al minimo gli elementi che in uno spazio come questo possono generare disordine e “rumore”, aspetti questi di particolare importanza per alcuni bambini che frequentano il centro e che hanno bisogno di ambienti strutturati e dove possano muoversi con facilità.

Uno spazio di benessere quindi…

Certo! Speriamo che possa essere vissuto positivamente dai bambini ogni giorno!