Diritto all’istruzione: dobbiamo ancora parlarne

Sono gli alunni e gli studenti con disabilità, sia fisica che psichica, che non possono ancora partecipare alle lezioni insieme ai loro compagni di classe.
 
Quella dell’inclusione è una delle bandiere de l’abilità: la necessità di far sì che i bambini possano vivere nella società, partecipare alla vita della comunità a partire da quella scolastica.
Per realizzare tale inclusione è necessario prevedere un numero adeguato di docenti di sostegno, l’assistenza personale in classe e un trasporto adeguato.
In Lombardia sono ancora centinaia le famiglie con una figlia o un figlio con disabilità che si trovano in una situazione di estrema difficoltà.
 
Nell’area metropolitana, circa 2 mila alunni con disabilità non riescono ad andare a scuola (dalla primaria in su) perché non ci sono i fondi per trasporto, educatori e assistenza educativa.
In una recente intervista, Anna Scavuzzo, Vicesindaco e Assessore all’Educazione, ha dichiarato che “Il Comune ha stanziato per l’anno scolastico 2016/2017 7,8 mln per la scuola dell’infanzia e 6 mln per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Il trasporto compete alla Città metropolitana che non ha le risorse necessarie a coprire la spesa dell’anno scolastico appena iniziato. Il Comune, per far fronte alla situazione, ha anticipato 447mila euro per il trasporto degli studenti disabili delle superiori. Il problema, però, rischia di ripetersi l’anno prossimo e va dunque trovata una soluzione”.
 
Non è la prima volta che parliamo di questo tema… continueremo a parlarne, fino a quando le cose non cambieranno e la scuola sarà buona, davvero, per tutti.
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