Problemi di comunicazione

QUANDO I MEDICI PARLANO PER LA PRIMA VOLTA DI DISABILITÀ AI GENITORI

a cura di L’abilità, in collaborazione con la Provincia di Milano, 2008, pp. 95 Ricerca condotta nelle Terapie Intensive Neonatali e nelle Neuropsichiatrie

La comunicazione di disabilità alla nascita o in età pediatrica – basti pensare ad un ritardo mentale o all’autismo – rappresenta un momento particolare e decisivo che va a minare l’equilibrio personale del genitore, della coppia e della famiglia allargata. La memoria delle parole ascoltate permangono per molto tempo nel cuore e nella mente dei genitori. In alcuni casi nella prima comunicazione l’operatore si nasconde nel linguaggio medico, in altri casi maschera le proprie emozioni nell’imprecisione, nella fretta, nel “si vedrà”. Altre volte, invece, una modalità attenta e responsabile unita ad un accompagnamento consapevole della coppia permette alla famiglia di ricostruirsi dopo questo annuncio pieno di dolore. Il volume affronta un tema delicato e centrale quando si parla di disabilità, un confronto tre le storie e le emozioni dei genitori e le buone prassi e le competenze degli operatori, un approfondimento che, partendo dalle interviste fatte sul campo a neonatologi, neuropsichiatri, fisiatri e psicologi entra nei luoghi e tra i protagonisti della prima comunicazione con il proposito di evidenziarne gli sforzi, le procedure, le riflessioni e gli stati d’animo, un confronto su un tema importante nella vita delle famiglie da inquadrare in una prospettiva di rete sul territorio tra i diversi soggetti (aziende ospedaliere, privato sociale, enti pubblici) che lo animano.

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